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Divorzio breve e consenso dei coniugi

La nuova legge sul divorzio breve ha solo cambiato i tempi di attesa per il divorzio. Per il resto nulla è cambiato. Pertanto, se si vuole procedere con il divorzio davanti al Sindaco o la negoziazione assistita è necessario il consenso dei coniugi.  In assenza di consenso si avanza la domanda di divorzio attivando la normale procedura del divorzio giudiziale (assistenza dell’avvocato e Tribunale ordinario).

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L’identità della coppia in fase di separazione

Il processo di formazione dell’identità di coppia è strettamente legato a quanto strutturata o meno sia l’identità dei due partner e a quanto, questi, siano riusciti a svincolarsi dalle famiglie d’origine. Se uno, o entrambi i membri della coppia non sono riusciti a portare a termine questo percorso di differenziazione, non saranno in grado di costruire un legame di coppia, ovvero di passare dalla fase della ILLUSIONE a quella della DISILLUSIONE, ovvero a quella fase che consente di accettare l’altro per quello CHE E’, in quanto persona diversa da sè. In questi casi la coppia, non potendo instaurare un legame fondato sulla condivisione e l’accettazione reciproca, entra nel circuito della DELUSIONE, caratterizzato da conflitti e crisi continue, fino ad arrivare alla separazione. Spesso, dopo la separazione, i due partner tornano a stare con le famiglie d’origine, che vengono coinvolte nel conflitto. Di fondamentale importanza, in questi casi, è la promozione del processo di individuazione dei due ex coniugi, il potenziamento delle capacità decisionali e lo sviluppo di funzioni genitoriali adeguate.

– Avv. Anna Tatulli, Mediatrice Familiare –